Insufficienza venosa e ossigeno-ozono terapia: un approccio efficace per gambe più leggere

Sensazione di gambe pesanti, gonfiore serale, crampi notturni, prurito persistente: sono sintomi comuni, spesso sottovalutati, ma che potrebbero indicare la presenza di insufficienza venosa cronica degli arti inferiori.

Una condizione molto diffusa, ma ancora poco considerata, che può compromettere in modo significativo la qualità della vita. Capire come funziona, da cosa è causata e come intervenire precocemente può fare davvero la differenza. E tra i trattamenti disponibili, l’ossigeno-ozono terapia si sta rivelando un’opzione molto efficace e ben tollerata.

Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Cos’è l’insufficienza venosa cronica

Si tratta di una patologia in cui il sistema venoso degli arti inferiori non è più in grado di garantire un corretto ritorno del sangue verso il cuore. Le valvole venose, che dovrebbero aprirsi e chiudersi in modo coordinato, non funzionano correttamente. Il risultato è un ristagno di sangue nei vasi, con conseguente stasi venosa.

Nel tempo, la pressione all’interno delle vene aumenta, i vasi si indeboliscono e si dilatano, provocando gonfiore, dolore e comparsa di varici. È una condizione evolutiva, quindi tende a peggiorare se trascurata.

Perché si sviluppa: le cause principali

La componente ereditaria gioca un ruolo fondamentale: il 90% dei pazienti ha una familiarità positiva. Ma non è l’unico fattore di rischio. Possono contribuire anche:

  • Gravidanza, ritenzione idrica, uso di contraccettivi ormonali, stitichezza;
  • Sovrappeso, età avanzata, lavori sedentari o in piedi troppo a lungo;
  • Immobilizzazioni prolungate, ingessature o interventi chirurgici agli arti inferiori.

I sintomi più frequenti

Chi soffre di insufficienza venosa cronica riferisce spesso un senso di pesantezza alle gambe, dolore, bruciore, formicolii e crampi, soprattutto in prossimità delle caviglie. A questi si aggiungono prurito e una fastidiosa sensazione di tensione continua.

Dal punto di vista clinico, il medico può osservare:

  • Edema (gonfiore, in particolare nella zona peri-malleolare),
  • Cute alterata, con rossore, macchie scure o pelle lucida e atrofica,
  • Varici, dermatiti e, nei casi più avanzati, ulcere cutanee.

Diagnosi: come si riconosce davvero

Una diagnosi accurata parte sempre da una buona anamnesi e dall’osservazione dei sintomi, ma deve essere completata con un esame specifico: l’eco-color-doppler. Questo strumento permette di valutare la pervietà dei vasi venosi e il corretto funzionamento delle valvole, elemento chiave per individuare la presenza di stasi o incontinenza venosa.

Cosa offrono i trattamenti tradizionali

Le soluzioni classiche possono aiutare, ma spesso non sono risolutive. Tra le più utilizzate:

  • Terapia elasto-compressiva, come le calze a compressione graduata;
  • Scleroterapia;
  • Chirurgia, con un rischio di recidiva non trascurabile;
  • Farmaci venotonici, spesso in abbinamento ad altri approcci terapeutici.

Ossigeno-ozono terapia: come agisce

L’ossigeno-ozono terapia rappresenta un’opzione sempre più apprezzata, grazie ai suoi effetti diretti sul microcircolo e sulla parete vascolare. Questo trattamento:

  • Migliora l’ossigenazione dei tessuti;
  • Riduce la stasi venosa;
  • Favorisce la funzionalità vascolare;
  • Riduce sintomi come gonfiore, pesantezza, prurito e dolore.

Inoltre, ha un’azione antinfiammatoria e immunomodulante, che la rende adatta anche nei casi più complessi.

Modalità di somministrazione

Il trattamento può essere personalizzato e somministrato in varie modalità:

  • Iniezioni sottocutanee o intradermiche nella zona interessata;
  • Grande autoemoinfusione (GAEI) per un’azione sistemica;
  • Applicazione topica, nei casi in cui siano presenti ulcere o lesioni cutanee.

I benefici: più leggerezza, meno dolore

I pazienti che si sottopongono all’ossigeno-ozono terapia riportano una progressiva sensazione di leggerezza e un marcato sollievo dal dolore e dal gonfiore. Migliora la circolazione, la qualità della pelle e la funzionalità complessiva delle gambe. I primi effetti vengono avvertiti dal paziente già dopo 1-2 sedute

Nei casi più avanzati, in presenza di ulcere, questo trattamento aiuta a evitare sovrainfezioni e accelera i processi di guarigione. Si tratta di un approccio naturale e privo di effetti collaterali significativi, che può essere integrato efficacemente nella gestione dell’insufficienza venosa.

Agire in tempo fa la differenza

L’insufficienza venosa cronica non è solo un problema estetico o passeggero: è una patologia evolutiva, che richiede attenzione, diagnosi precoce e un trattamento mirato.

L’ossigeno-ozono terapia rappresenta oggi un’opzione concreta, sicura e priva di effetti collaterali rilevanti.

Agire ora significa prevenire il peggioramento, migliorare la qualità della vita e tornare a camminare con più leggerezza.

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