Periostite tibiale: come l’ossigeno-ozono terapia può aiutare a tornare in movimento
La periostite tibiale (o sindrome da stress tibiale mediale) è un’infiammazione del periostio della tibia, la guaina connettivale riccamente vascolarizzata che riveste l’osso.
È molto comune negli sportivi, soprattutto nei runner, con un’incidenza stimata tra il 15% e il 20%.
Altri fattori di rischio sono il sesso femminile, il sovrappeso, le anomalie del piede, i precedenti traumi, l’allenamento su superfici troppo dure, errori di programmazione e calzature inadeguate.
Cos’è e perché compare
Nella periostite tibiale entrano in gioco due meccanismi principali:
- la contrazione ripetitiva di muscoli come flessore lungo delle dita, soleo e tibiale posteriore;
- la compressione verticale dovuta ai continui atterraggi sul terreno durante la corsa.
Il risultato è un sovraccarico sul periostio, che si infiamma e diventa doloroso.
Sintomi: come si manifesta
Il sintomo tipico è un dolore vago e diffuso alla gamba, più spesso lungo il bordo posteromediale della tibia, spesso collegato al movimento
All’inizio compare nei primi minuti di sforzo, tende ad attenuarsi durante l’attività e ricompare al termine; con il tempo può diventare costante, sia sotto sforzo sia a riposo. La porzione distale può risultare dolorabile alla pressione.
Diagnosi periostite tibiale
La diagnosi è prevalentemente clinica.
RMN e scintigrafia possono evidenziare l’edema, supportando il sospetto. È fondamentale la diagnosi differenziale con condizioni che condividono segni e sintomi: infiammazione del nervo sciatico, TVP, frattura da stress e sindrome compartimentale.
Ossigeno-ozono terapia: perché funziona
Per la periostite tibiale, l’ossigeno-ozono terapia offre risultati notevoli in tempi brevi.
Va sempre associata a un periodo di riposo funzionale e a un intervento sui fattori di rischio per prevenire recidive (riduzione del peso quando necessario, revisione del programma di allenamento, eventuali plantari, calzature più ammortizzate).
Come si svolge il trattamento
Il protocollo prevede iniezioni sottocutanee con ago 27G da 4 mm, distribuite:
- lungo il bordo posteromediale della tibia;
- a livello di tibiale anteriore, peroneo lungo, soleo, gastrocnemio e flessore lungo delle dita.
Per ogni punto si utilizzano 2–4 ml di miscela ossigeno-ozono, con distanza tra i punti di 4–5 cm.
In genere si ottiene la risoluzione del quadro in 4–6 sedute, con frequenza di 2 sedute a settimana.
Tornare a correre senza dolore
Affrontata correttamente, la periostite tibiale non richiede trattamenti invasivi: l’ossigeno-ozono terapia, integrata da riposo mirato e correzione dei fattori di rischio, permette un recupero rapido e riduce il rischio di ricadute.
Intervenire presto fa la differenza per tornare ad allenarsi con continuità e sicurezza.