Ossigeno Ozono Terapia Controindicazioni: Come si Pratica l’Ossigeno Ozono Terapia? Come si pratica l’ossigeno ozono terapia? Requisiti, metodi di applicazione e controindicazioni

Quando si sceglie un trattamento medico, conoscere le controindicazioni e le pratiche sicure è fondamentale per garantire la massima efficacia e sicurezza del paziente.
L’ossigeno ozono terapia è un’opzione terapeutica non invasiva che ha dimostrato benefici significativi in diverse patologie, ma come ogni trattamento medico, richiede competenza e attenzione.
In questo articolo, esploreremo chi può praticare questa terapia, come viene somministrata, le possibili controindicazioni e come garantirne la sicurezza.
Chi può praticare l’ossigeno ozono terapia? Requisiti e linee guida
L’ossigeno ozono terapia non può essere eseguita da chiunque; richiede specifiche competenze e qualifiche.
Secondo le linee guida del Ministero della Salute e della SIOOT (Società Italiana di Ossigeno Ozono Terapia), possono praticarla:
- Medici laureati in medicina e chirurgia, indipendentemente dalla loro specializzazione post-laurea.
- Odontoiatri, ma limitatamente al distretto anatomico di pertinenza odontoiatrica.
Inoltre, l’Istituto Superiore di Sanità stabilisce che i medici devono attenersi a determinate condizioni per garantire la sicurezza della terapia:
- Aver seguito almeno un corso teorico-pratico di approfondimento e aggiornamento annuale, come un master universitario di II livello o corsi di perfezionamento offerti dalla SIOOT;
- Utilizzare apparecchiature certificate secondo il DL.vo 46/97, Direttiva CEE 93/42, in classe 2A;
- Operare in un ambulatorio adeguatamente attrezzato, dotato di farmaci salvavita, supporti ventilatori, e altre attrezzature di sicurezza.
Questi requisiti garantiscono che solo i professionisti qualificati possano praticare l’ossigeno ozono terapia, minimizzando i rischi e massimizzando l’efficacia del trattamento.
Come viene praticata l'ossigeno ozono terapia?
L’ossigeno ozono terapia è una procedura versatile che può essere somministrata attraverso diversi metodi di applicazione, a seconda della patologia da trattare.
I principali metodi includono:
- Iniezioni: utilizzate principalmente per trattare il dolore cronico e le patologie muscolo-scheletriche, come le ernie discali e l’artrosi. L’ozono viene iniettato a livello intramuscolare, sottocutaneo ed intra-articolare.
- Insufflazioni: è spesso utilizzato per trattare patologie sistemiche e migliorare la circolazione. In questo caso la miscela di ossigeno e ozono viene introdotta nelle rispettive cavità attraverso sottili cateteri.
- Applicazioni locali: L’ozono può essere applicato direttamente sulla pelle attraverso un sacchetto isolante di materiale plastico in cui viene fatto affluire l’ozono per trattare ferite difficili da guarire, infezioni cutanee, e altre condizioni dermatologiche.
- Autoemoterapia: Consiste nel prelevare una certa quantità di sangue del paziente, mescolarla con ozono e reintrodurla nel sistema circolatorio.
- Idropinica: implica il consumo regolare di acqua ozonizzata, preparata utilizzando un dispositivo specifico.
Ogni metodo è scelto in base alla specifica condizione del paziente e alla valutazione del medico specialista, garantendo un approccio personalizzato e mirato.
Preparazione e cosa aspettarsi durante una seduta di ossigeno ozono terapia
Una delle caratteristiche più apprezzate dell’ossigeno ozono terapia è che è minimamente invasiva e generalmente ben tollerata dai pazienti. Prima di una seduta, non sono necessarie particolari preparazioni, e i trattamenti si svolgono in ambulatorio. Durante la somministrazione, alcuni pazienti possono avvertire un leggero fastidio legato all’iniezione, ma questo è generalmente di breve durata e non richiede anestesia.
Il trattamento dura in media dai 15 ai 30 minuti, a seconda del metodo di somministrazione e della condizione trattata. Subito dopo, il paziente può tornare alle sue attività quotidiane senza particolari limitazioni, rendendo la terapia molto conveniente e ben tollerata anche per chi ha impegni quotidiani intensi.
Le controindicazioni dell'ossigeno ozono terapia: chi dovrebbe evitarla?
Nonostante i numerosi benefici, l’ossigeno ozono terapia presenta alcune controindicazioni che devono essere attentamente valutate da un professionista. In particolare, l’ozono somministrato a livello endovenoso è controindicato in caso di:
- Favismo
- Ipertiroidismo scompensato
- Maculopatia umida
- Diabete mellito di tipo 2, se tendente all’ipoglicemia.
È importante notare che queste non sono sempre controindicazioni assolute, ma piuttosto relative. La decisione di procedere con la terapia viene presa caso per caso, a discrezione del professionista che effettua il trattamento.
Come mitigare i rischi e garantire la sicurezza del trattamento?
Per garantire la sicurezza dell’ossigeno ozono terapia, è fondamentale che questa sia eseguita solo da professionisti qualificati e in strutture adeguatamente attrezzate. Ecco alcune linee guida per mitigare i rischi:
- Affidarsi a medici esperti: Solo medici con formazione specifica e aggiornamento continuo possono praticare la terapia.
- Utilizzare apparecchiature certificate: Le attrezzature devono essere conformi alle normative di sicurezza europee.
- Seguire protocolli standardizzati: I metodi di somministrazione approvati dalla SIOOT garantiscono che il trattamento sia sicuro ed efficace per ogni paziente.
Grazie a queste misure, l’ossigeno ozono terapia può essere considerata un trattamento sicuro con un profilo di rischio minimo se eseguita correttamente.
In conclusione, è importante ribadire che affidarsi a professionisti qualificati che seguono rigorosamente i protocolli SIOOT, garantisce un approccio personalizzato e sicuro, massimizzando i benefici del trattamento e minimizzando i rischi.